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Io voglio ricevere, con tutta gratitudine, il tempo che la tua bontà mi concede. (Pensiero n.239)
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Una pietra non sta forse là dove si è gettata? Cosi io -perduto ogni altro moto- voglio stare solo per servirTi, tutta donata al Tuo servizio. (Pensiero n.238)
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Per me il patire è gaudio, è un bisogno di corrispondenza al Tuo amore infinito. (Pensiero n.237)
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Il mio più grande atto di fede è che Gesù possa amarmi! (Pensiero n.233)
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Oh come staremmo male, come ci sarebbe difficile anche respirare se dovessimo vivere, anche una sola ora nell’atmosfera dell’io o della natura. (Pensiero n.231)
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Quale compassione mi fanno quelle anime che vivono dimentichi e del tutto indifferenti o ignari della Divina Presenza: di che possono gioire? (Pensiero n.229)
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Non è l’assistere alle S. Funzioni che ci santifica, ma l’approfondire bene il loro significato e il fermarsi nella risoluzione di veramente amare e corrispondere a un Dio così folle d’amore per l’uomo. (Pensiero n.228)
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Nelle contrarietà non piangere, ma dà a Gesù il tuo sorriso di uniformità ed Egli penserà a tutto. (Pensiero n.227)
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Se tu senti nella volontà di amare assai Gesù e hai forza per vincerti sempre e agire secondo la Sua volontà stai sicura che Lo ami ed Egli è contento. (Pensiero n.223)
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Per santificarci non è necessario il sentire, ma l’essere generosi e fervorosi nel dare a Gesù, nel soffrire per Lui, in mezzo ad ogni aridità. (Pensiero n.222)